Matrimoni, eventi ed allestimenti: in una parola YouRwelcome
Questa realtà meneghina, fondata e guidata da Sara Colombi, si propone ad aziende e privati come partner nell’ideazione e nell’organizzazione di qualsivoglia forma di evento. Yourwelcome da qualche anno affianca anche le location, migliorandone l’offerta e le prestazioni, attraverso interventi di restyling strutturale e di comunicazione.
Il team, ponendo grande attenzione alla fase d’ascolto, produce eventi che rispecchiano appieno la personalità dei suoi committenti, offrendo ai relativi ospiti un’accoglienza, un “benvenuto” appunto, che sapranno sempre riconoscere come “tipica” della coppia o del team di lavoro. Abbiamo incontrato virtualmente Sara Colombi, architetto ed event planner, sul cui CV si annovera quasi un decennio da Project Manager al fianco del “Maestro di cerimonie” Enzo Miccio, per farle qualche domanda in merito al suo settore, uno dei più segnati da questa crisi economico-sanitaria.
Lei lavora nel settore “eventi” da diverso tempo, come sta superando questo momento di fermo obbligatorio?
In una sola parola: diversificando. Negli ultimi mesi ho cominciato a interessarmi ad ambiti limitrofi al mio. Ad esempio, seguo e supporto la creazione di una startup digitale legata al mondo dei fiori, settore molto caro a noi wedding planner. Faccio consulenza al team di informatici fornendo il mio know howallo scopo di realizzare una APP che possa poi aiutare tutto l’ecosistema degli organizzatori, ma anche dei privati che abbiano bisogno di idee o consigli per la decorazione del loro evento. Inoltre, sto affiancando alcune location, come ville e ristoranti, progettando insieme alle proprietà delle migliori e che consentano, una volta superato questo momento, di aumentare il valore dei servizi erogati. È importante, infatti, ricordare che la maggior parte degli eventi a calendario per quest’anno è “solo rimandata” al prossimo! Motivo quest’ultimo che mi spinge a portare avanti progetti e allestimenti, già riconfermati per il 2021, che per passione presento sempre su tavole disegnate e colorate a mano.
Come pensa evolverà il ruolo di event planner nel prossimo futuro?
In generale, quello che si preannuncia è un cambiamento epocale! Si fa largo in molti settori, l’idea che questa situazione inedita porterà a un profondo mutamento delle regole di quasi “tutti i giochi”. I clienti saranno sempre più autonomi e gli strumenti digitali, di cui ora stanno facendo grandi “scorpacciate”, li porteranno a trovare da soli le risposte o le strade a loro più adatti. Gli organizzatori di eventi dovranno, me compresa, riuscire a guadagnarsi la fiducia dei loro potenziali committenti, sfidando le ricerche approssimative fatte online dagli sposi o dalle aziende. La recente nascita della FEDERMEP (Feder. Matrimoni ed Eventi Privati), come prima associazione di categoria, è un segnale positivo e forte da parte di tutto il nostro settore che si presenta coeso e pronto al mutuo soccorso tra i professionisti che ne fanno parte. Sono fiduciosa, ritengo che questa situazione, riuscirà a far emergere i caratteri resilienti di molti di noi e ci trasformerà in professionisti meno “freddi”, in grado di lavorare più in profondità sulle emozioni umane.
Quali saranno le nuove parole chiave per gli eventi privati, quali ad esempio i matrimoni?
Penso che i cardini di un evento come il matrimonio resteranno tendenzialmente invariati. Sentimento, condivisione e tradizione verranno però affiancati da attenzione e salvaguardia nei confronti di tutti i partecipanti. Il matrimonio ha già subìto, nel corso degli ultimi anni, numerose trasformazioni. Tutti ne conosciamo l’evoluzione dalla “semplice” solennità del sacramento, del rito di passaggio, all’evento sensazionale e talvolta mediatico di oggi, ma la sua indole non è variata. Gli eventi privati celebrano o esaltano un momento focale per uno o più individui appartenenti ad un gruppo o una comunità e queste occasioni non potranno essere snaturate da nessun virus perché si fondano su qualcosa di primordiale come le emozioni.
Insegnamenti da trarre da questo “terribile” momento?
Un paio, importanti e forse poco valorizzati: trasferire gli eventi online non è solo avviare una video call, dando la parola a tutti e i matrimoni sono eventi da destagionalizzare. Questi sono due riflessioni che tengo a veicolare e condividere con chi mi sta leggendo.
Attenzione a pensare che un evento on line non necessiti di progettazione, programmazione o creatività. Dalle presentazioni, agli inviti, ad eventuali cadeaux, alla produzione artistica: la realizzazione di un evento rimane un lavoro, che sia online o offline. Altrimenti sarà percepito come “casereccio” e tacciato di poca serietà.
In secondo luogo, i matrimoni, soprattutto in Italia, non devono per forza essere confinati al periodoprimavera/estate,mesi prescelti dalla pandemia, ma le nostre location devono lavorare su se stesse e sulle loro proposte per rendere accattivante anche l’idea di matrimoni autunnali o invernali. Pensiamo ad esempio agli spazi in alta quota o ai castelli nei borghi medievali. Sarebbero egualmente momenti magici, matrimoni da favola.
Cosa si augura per il suo settore per il 2021?
Se ci pensate gli eventi sono un po’ il motore di una comunità, da quello privato che celebra una particolare occasione a quello pubblico che diffonde un messaggio, senza questo tipo di esperienza condivisa non potremmo sfamare una parte fondamentale della nostra natura di “animali sociali”.
Il mio augurio dunque è che si possa ripartire quanto prima così da poter conferire agli eventi quel valore che forse solo oggi sappiamo riconoscergli.
Congedandoci da Sara non possiamo che ringraziarla per gli spunti di riflessione forniti durante questa chiacchierata e se volete scoprire di più sul suo mondo visitate il sito wwwyourwelcomeit.