Onore all’eleganza; dopo anni di austerity e ostentata-spesso finta- semplicità, forse, siamo tornati alla vera Scala? Molti hanno male interpretato, in questi ultimi anni, il concetto di “crisi”, che non equivale certo a sciatteria. Si spera che Milano sia in rinascita e forse un campanello d’allarme potrebbe essere la presenza a la Prima di ospiti internazionali di un certo spessore, come Juan Carlos e Roger Moore.
Tra i presenti, Cristina Parodi e il marito, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, lRoberto Bolle, Carla Fracci e Carlo Cracco. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel palco reale, decorato da Dolce e Gabbana con farfalle e fiori rosa, insieme al presidente della Regione Roberto Maroni e al prefetto Alessandro Marangoni. Con loro quattro abitanti, invitati dal Comune di Milano, che venivano dalle zone terremotate dell’Italia centrale. Alla Prima anche l’ambasciatore del Giappone Kazuyoshi Umemoto.
Ci sono regole da rispettare, di bon ton e di base, come evitare i colori rosso e viola, il secondo perché è una superstizione della gente di teatro, il primo perché si confonde con il bordeaux delle poltrone. L’educazione, poi, non prevede gonne troppo gonfie o pettinature troppo cotonate.
Noi votiamo per il lungo, che non è out, ma d’obbligo, come lo smoking per gli uomini.
Meno male alcune signore e signori non si sono mai smentiti e hanno sempre brillato per la loro eleganza. Sono loro a sfoggiare mise sempre perfette. Silvana Fiolini e Maria Teresa Celoria in Curiel, la mitica Lella, Alfonso Signorini in tabarro Rosso Passion, Alessandra Artom con pochette Crystal Couture, con il marito Arturo Artom, Cesarina Feruzzi con un abito firmata Crystal Couture, Marinella Di Capua icon una creazione firmata Renato Balestra e accompagnata dal famosissimo stilista, Gabriella Dompe’, tra le più belle, come anche Laura Morino Teso, con un abito firmato Lella Curiel Alta Moda, che riprendeva il mood Butterfly, ma in veste attuale, nero, con fiori ricamati in toni pallidi sulla gonna. Per la pochette, la scelta è caduta su quella in velluto vintage ereditata dalla nonna, anche lei esperta di moda, per i gioielli, invece, Laura aveva scelto una collana a 3 giri in cristalli con farfalla con acque marine. Butterfly, quindi, per collier e gonna. Ovviamente Laura era accompagnata dal suo compagno, Adriano Teso, come sempre impeccabile nella sua eleganza, smoking nero super classico da sartoria di Federico Ceschi a Santacroce.
Daniela Javarone, veterana delle Prime, ha scelto una creazione Angela Alta Moda-storica sartoria della Milano Bene-ispirata agli occhi di Daniela, color blu zaffiro ed era accompagnata dal bellissimo e giovane Notaio Michele Hercolani, uomo super chic, scarpe inglesi, abito fatto fare in Francia, smoking su misura con una mantella sopra come vuole l’antica tradizione.
Gioielli di famiglia per Daniela, che sfoggiava un collier con zaffiri rappresentante un prato fiorito, acquistata da Christie’s a Londra e orecchini di Scavia, scarpe di Swaroski e borsa abbinata.
Out, invece, la pelliccia-almeno così dicono gli esperti-come le pettinature troppo costruite ed elaborate.
Dopo La Prima, poi, tutti al Baretto, oppure alla Società del Giardino, nella Sala D’Oro, o al Marchesino di Gualtiero Marchesi, in via Filodrammatici, o al Trussardi. Onore all’eleganza, che non equivale a ostentazione, ma a buon gusto e a classe, quella di alcuni personaggi che rendono Milano una città dal sapore ancora internazionale.