L’appuntamento è a Milano, in occasione della Fashion Week, da Angelo Crcuciani, Yezael, il cui nome è ispirato all’Angelo dell’unione ; mi accoglie tutto lo staff del creativo, una bella squadra, capitanata da Gaemon, il cagnolino di Angelo, che mi conquista al primo sguardo. Per la collezione Autunno Inverno 2019/2020 Angelo Cruciani ha lavorato sul red carpet come metafora. La massima visibilità di celebrities vere o presunte corrisponde all’aspirazione dei followers che inseguono un sogno di apparenza e narcisismo, pura inconsistenza, ma, dall’altra parte c’è la quotidianità, fatta di ricerca, gioia, realizzazione, mancanza di rispetto per le convenzioni sociali ed estetiche, un mondo fatto di personaggi diversi, veri. Lo scontro tra questi due universi avviene ogni giorno su Instagram ed è da questo mondo frammentato, dal quale escono i pezzi della collezione Yezael, tra umano e digitale, reale e virtuale.
Velluto, duchesse imbottita come un divano chesterfield, jacquard e vinile, tessuti ologramma a effetto 3 D, laminati, ecopelliccia. Le forme vengono dall’underwear maschile e femminile, dallo streetwear al tailoring più classico. La Y di Yezael diventa un simbolo di appartenenza a una tribù di giovani liberi che credono in ideali positivi e sono pronti a cambiare un mondo che a loro non piace. Angelo ha conquistato la prima pagina del New York Times con l’iniziativa “Svegliati Italia”, virale in tutta Italia e in due città Europee; “mi interessa da sempre parlare delle persone”-dice Angelo, che ha sposato ad Agosto Shi Yang Shi, noto attore cinese, al cinema con il nuovo film di Veltroni-tre giorni di festa e tre tipi di matrimonio, sciamanico, civile e buddista, per celebrare il loro amore, insieme ad amici provenienti da tutto il mondo-“ma anche dialogare con la società. La mia indole sarebbe quella di restare a cucire nella mia stanza, ma il mio mestiere significa connettersi con il mondo, perché è dalle connessioni che nascono i trend”. Continua a leggere