La qualità inizia dall’uva, come insegna Roberto Novaripa

Novaripa – radice italiana nasce dall’unione di famiglie di agricoltori determinati a far conoscere il frutto del loro sacrificio, la loro uva e vino “Made in Italy” in tutto il mondo. In occasione della serata Food Experience al Just Cavalli di Milano, ho incontrato Roberto Novaripa, imprenditore eclettico e illuminato e titolare dell’azienda vitivinicola Novaripa, che, con l’eleganza della sua semplicità e savoir faire, ha fatto apprezzare ai presenti le sue creazioni. Tra tutte ho adorato il suo vino Rosè, prediletto dal pubblico femminile, ma non solo.

Novaripa è l’unione di grandi storie e umili famiglie che da secoli hanno scelto di proteggere i propri ideali conservando la tradizione della propria terra e la coltivazione della vite. Questa cantina nasce nel 1969 tra 20 viticoltori, oggi i membri sono ben 400 e gli ettari vitati 700. Novaripa è un vero e proprio punto di riferimento e una cooperativa che lavora con spirito imprenditoriale; sono 400 i coltivatori che lavorano perché, come amano dire…”l’uva deve essere croccante” e la qualità inizia proprio dall’uva.

Perché questo nome?
“Nova rappresenta un rinnovo, e anche una stella che brilla”-dice il simpaticissimo Roberto-“Ripa è il nostro paese di origine in provincia di Chieti. Il logo rappresenta sia una radice come appunto il “radice italiana” e sia una onda e una montagna che rappresenta il nostro territorio circondato da alte montagne e costa nel giro di pochi km”.
Quali sono i vostri prodotti di punta?
“Il viognier della linea Monatic ci sta dando tantissime soddisfazioni. Il Montepulciano dedicato a Rocky Marciano originario di Ripa Teatina è un vino forte come appunto Rocky ma gentile come le sue origini abruzzesi”.
Il rosè che come ben sai, io adoro, è molto amato dalle donne, secondo te perché?
“Il Rose’ piace a tutti. Specialmente quando fa così caldo e si sta assaporando un piatto di pasta al sugo oppure una fettina di carne e non si vuole bere un rosso”
Com’è la situazione della regione Abruzzo a livello di promozione del territorio?
“C’ E’ molto da fare perché l’Abruzzo è uno dei pochi posti al mondo dove si può sciare e vedere il mare nello stesso momento. Due terzi del suo territorio è dedicato ai parchi maturali, tanta storia che risale all’epoca dei Romani, quindi natura e storia che si fondono tra mare e monti. A livello
politico so che si stanno facendo molte iniziative per promuovere il territorio e noi nel nostro piccolo cerchiamo di contribuire”.
Quali progetti avete per il futuro?
“Sono tanti i progetti in cantiere. Abbiamo una collaborazione con l’università di Teramo per lo studio sulla zonazione dei nostri vitigni. Siamo sempre alla ricerca di attività che ci distinguono e tra il 2020 e 2021 abbiamo intenzione di portare avanti un progetto che forse è in controtendenza con le abitudini dei consumatori dei vini abruzzesi. Sarà un bel rischio, ma d’altronde chi segue la massa non va da nessuna parte. Non anticipo nulla. Sarà una sorpresa!”
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Informazioni su Lovatelli Caetani

Giornalista, Luxury Consultant, Opinionista e Blogger, fonder di Studio Lovatelli, è una delle "firme" più autorevoli sui temi delle dimore d'epoca e patrimoni familiari storici. Si avvale del suo contributo professionale Assocastelli (associazione che rappresenta i più importanti gestori e proprietari di dimore storiche italiane impiegate anche per attività socio-culturali). Anticipa, o, talvolta, crea tendenze e le lancia sulle testate con le quali collabora. Modera presentazioni di libri. Collabora con tgcom 24, il settimanale Nuovo, Capital, Radio Number One, Giornale Radio, La 7 e altri media, si occupa di programmi sociali, come www.primadelclick.it- svolge attività di ufficio stampa. E' autrice SIAE per la musica e la tv. E' direttrice di Vanityclass, Invextra Magazine e Milanodabere. Un passato da modella, lavoro accantonato per dedicarsi allo sport e allo studio, dopo il diploma di Liceo Classico, quello di Copy Writer all’International College of Design, così come quello di Fitness Instructor conseguito all’Ospedale Sacco di Milano, si dedica alla sua passione, la scrittura e affronta ogni nuova sfida con serietà, iscrivendosi anche a corsi di dizione, di teatro e recitazione, al CTA di Milano-repertorio di Marguerite Yourcenar-per offrire sempre il massimo della professionalità, anche nella conduzione tv. Si Laurea In Scienze Politiche, Storia dei Trattati e Diritto Internazionale, con una Tesi dedicata alla Politica Estera Vaticana e al Libano come centro geopolitico internazionale. Ha collaborato con La Prealpina di Varese,La Notte, il Giornale, Panorama, Libero, Il Tempo, TgCom 24 le assegna un suo blog, For Men e Natural Style, Cronaca Qui. Collabora anche con riviste dedicate al fitness, alcune riviste le assegnano l'incarico di caporedattore di testate, collabora anche con molte radio, 101, Radio Lombardia, 105 Classics, M2O, Radio Rai Uno e Radio Rai Due, dove è iniziata la sua formazione radiofonica, con autori storici della Rai, come Lillo Perri e Mila Vajani. Per la televisione: Telelombardia, dove Daniele Vimercati le insegna a fare giornalismo tv a 360 gradi, Antenna 3, dove è stata autrice e conduttrice, Rai, con Corrado Tedeschi, Matchmusic, Play tv, Fun tv, Odeon, Vero tv, Discovery Channel, dove è stata selezionata come esperta di tendenze. Ha vinto il Premio Cortina Press e il Premio News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte e pubblicato un libro sullo stadio Giuseppe Meazza, un progetto dell’Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano, per il quale ha ideato la Prima Notte dello Sport, allestendo un ring in corso Como, con atleti e appassionati. Ha tenuto al Polimoda di Firenze alcune lezioni di trendsetting e collaborato con IULM per il Master in Comunicazione in Beauty e Wellness. Francesca nasce in una famiglia che annovera tra i suoi avi, Papi, Cardinali, una donna Accademica dei Lincei, la sua trisnonna, ma per lei le vicende delle famiglie aristocratiche sono interessanti dal punto di vista delle figure che hanno contribuito a livello di cultura, arte, in veste di benefattori, come fisiognomica dei volti e come tradizione, perché la vera nobiltà è quella dell'anima.

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