La moda è stata uno dei settori più colpiti dal Covid 19, specialmente se si pensa al retail fisico.
Difatti, l’emergenza Covid in Italia ha messo in ginocchio il retail del settore moda, il quale già soffriva di una crisi pregressa.
Secondo il report “Fashion High Street 2021 post pandemia 2020”, realizzato da World Capital con Federazione Moda Italia Confcommercio, il settore del retail in Italia ha subito un forte calo prevedendo una perdita complessiva di 20 miliardi di euro di consumi nel solo dettaglio moda nel 2020, su quasi 60 miliardi di euro complessivi; la chiusura definitiva di 20 mila negozi di moda in Italia su 115 mila punti vendita; e una ricaduta sull’occupazione per oltre 50 mila addetti su 310mila.
I dati confermano il momento di difficoltà che sta attraversando il retail fisico nonchè l’intera filiera della moda, abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori.
La pandemia ha difatti accelerato diversi trend tra i quali: calo della domanda, sostanziale passaggio allo shopping digitale e minore peso del travel retail.
Ad oggi, il retailer si trova ad affrontare una serie di sfide senza strumenti tecnologici che potrebbero aiutarlo nell’acquisizione di nuovi clienti.
Si è riscontrato che vari negozi di abbigliamento si trovano quotidianamente ad affrontare molteplici problematiche, dovute al cambiamento di tipo sociale e tecnologico.
Da qui nasce Buy U, un’applicazione per smartphone gratuita, che esercita nel settore moda e abbigliamento presentandosi sul mercato con l’idea di ridurre i tempi di ricerca di un prodotto desiderato dall’utente, indirizzandolo verso lo store più vicino.
L’utente, il cosiddetto “Buyer”, tramite un servizio di geo-localizzazione potrà ricercare qualsiasi brand o prodotto presente in lista nel più breve raggio possibile.
Tramite l’interazione con alcuni filtri disponibili nell’app, si ha la possibilità di generalizzare o dettagliare la ricerca a propria scelta, per poi essere indirizzati verso lo store che possiede il prodotto desiderato più vicino.
Per il retailer, invece, BuyU rappresenta uno strumento assai innovativo con cui potrà creare una vera e propria vetrina online ed avrà l’opportunità di caricare al suo interno i vari prodotti presenti nel suo store.
Grazie a BuyU ogni retailer potrà digitalizzare l’esperienza di shopping e raggiungere i suoi clienti target a costo zero, rispetto a quello degli strumenti tradizionali di offline e web marketing, aumentando in questo modo considerevolmente la loro visibilità investendo il tempo minimo necessario.
«La moda – ha spiegato il Ceo di BuyU Francesco Romano – è stata uno dei settori più colpiti dal Covid 19, specialmente se si pensa al retail fisico. La pandemia, avendo impresso una forte spinta alla digitalizzazione per ragioni di distanziamento sociale, ha contribuito ad intensificare l’utilizzo delle varie piattaforme di shopping online. A causa delle numerose restrizioni, i piccoli dettaglianti hanno subito la concorrenza di grandi colossi dello shopping online, vedendo i loro fatturati ridursi drasticamente. BuyU è una lotta contro il tempo: è la modernità che incontra la storicità, che ne ricorda le tradizioni. Sintetizza due mondi diversi che cercano di coesistere lottando fra loro: il commercio fisico e il commercio online ».
BuyU nasce dall’esigenza di risollevare le sorti del retail fisico in Italia.
La startup italiana vede al futuro con speranza attraverso una mission ben precisa: aiutare i punti di vendita fisici promuovendo una user experience phygital – dal digitale al fisico.
Il phygital è il concetto alla base dell’app gratuita che vede la tecnologia come un ponte tra il mondo digitale e quello fisico con l’obiettivo di fornire all’utente esperienze complete ed innovative.
Ad oggi, c’è la tendenza a non percepire più un confine netto tra le due dimensioni, portando il consumatore a prediligere un’esperienza ibrida, fluida e senza interruzioni. BuyU risponde a queste esigenze, unendo la comodità della ricerca online con il diletto dell’esperienza in-store.