Emiliano Milano (Qi Clubbing): l’art director deve sempre innovare!

 
Emiliano Milano non corrisponde affatto all’idea che molti hanno quando pensano all’intrattenimento e alle discoteche. Eppure fa l’art director, con successo, da anni. Atletico (fa crossfit e body building e si vede), puntuale, professionale, da tempo ad esempio fa divertire i locali italiani con i suoi show, quelli di  Black Label Events. In particolare oggi cura la direzione artistica di Qi Clubbing, storico locale di Erbusco (BS). In questo è spazio è appena iniziata la stagione 2021 – 2022, ovviamente in grande stile: show mozzafiato, eccellenza in ambito food & beverage e  pure la presenza di Eros Ramazzotti, uno dei pochissimi artisti italiani ad avere un pubblico anche internazionale. Eros è passato dal Qi per festeggiare il compleanno di Emiliano. “E’ un amico da anni”, si schermisce questo professionista del divertimento, uno che ovviamente qualche sa anche stare al centro dell’attenzione. Ma di solito preferisce lasciare tutta l’attenzione a chi davvero conta: i suoi ospiti, ovvero chi frequenta le sue serate.

 
Che ci racconti sulla nuova stagione di Qi Clubbing, il top club di Erbusco (BS) di cui sei art director?
 
La nuova stagione delo locale è improntata sul divertimento e sui colpi di scena che regalano emozione durante la serata. Mi spiego:  anche se c’è ancora l’obbligo di rimanere seduti al proprio tavolo, anche se non si può ancora ballare, la noia al Qi Clubbing resta sempre lontana anni luce. Infatti chi varca la soglia del locale vive continui momenti di intrattenimento-
 
In che modo riuscite a sorprendere il pubblico? 
 
Artisti che si alternano sul palco, dinner show e spettacoli diversi ogni sera, cibi e cocktail a cinque stelle, dj d’eccellenza in console… e non solo. Anche il personale di sala al Qi Clubbing fa spettacolo, facendo uscire le portate al momento giusto. E’ tutto studiato con attenzione per attirare l’attenzione dei nostri ospiti in certi momenti e farli divertire. Già nel 2019 avevo scelto di dare la giusta importanza all’eccellenza di ciò che si mangia e beve al Qi Clubbing. Oggi continuiamo semplicemente a lavorare nella stessa direzione. 
 
Come sei diventato art director? E’ una figura che fino a qualche anno fa era molto diffusa. 
 
In italia il ruolo dell’art director sembra sia poco importante. Il problema nasce anche dal fatto che non è una una figura ben precisa. E invece per un locale è decisivo. Sono diventato art director dopo una lunga gavetta, dopo aver fatto molta, moltissima esperienza.
 
E’ vero, ormai hai raggiunto risultati importanti.
 
Non lo so. Senz’altro ho delle responsabilità. Se poi qualcuno mi chiedesse se mi sento arrivato, la mia risposta sarebbe senz’altro no. Quello dell’art director è un mestiere che sembra facile. E quando va tutto bene forse lo è. In realtà, è sempre difficilissimo, per due motivi: non è ammesso sbagliare e se vuoi lavorare ad alto livello, non devi essere mai banale. Ovvero, non basta neppure il successo. Bisogna sempre innovare.
 
Oggi i locali invece fanno proposte troppo simili tra loro. 
 
E’ vero, purtroppo. Molti locali nelle scelte artistiche si assomigliano. Pensano di più a fare “cassetto” per la singola serata che a creare una vera identità al locale. Alla lunga però questa scelta è molto spesso deleteria. 
 
Quali sono stati i tuoi maggiori successi nel lavoro? Qual è il tuo segreto? 
 
Ho avuto successo ogni volta che ho creato un progetto e l’ho portato a termine. Il progetto a cui sono più legato è poi Infinity, un mio evento che ha girato l’Italia. Grazie a questo evento mi sono fatto conoscere e ho vinto i Dance Music Awards come miglior evento. Il mio segreto è cercare sempre di fare la differenza. Cerco sempre di creare cose nuove. E’ così che trovo la stessa passione del primo giorno.  
 
Come è possibile far divertire il pubblico in questo momento, quando ancora non è possibile tornare a ballare nei locali?
 
Il pubblico ha bisogno di divertimento, ha voglia di novità. E’ proprio in questo momento, secondo il mio parere, che dobbiamo riinventare tutto. E’ proprio adesso che si vedrà chi sa fare davvero questo mestiere, ovvero far divertire. Oggi che non è affatto facile farlo. 
 
Come vedi il divertimento oggi? Come saranno i locali di domani?
 
Sarà sempre piu difficile avere una visione chiara del futuro, finché il governo non deciderà di far tornare anche il nostro settore a lavorare a pieno regime. Succede già anche in Italia in tutti gli altri settori e all’estero anche per quel che riguarda l’intrattenimento. Detto questo, si vive per fortuna anche di speranze. 
La mia è che si ritorni a fare musica, quella vera. E che la notte non sia più legata ai format in stile raggetton. 
 
La notte e il divertimento possono rappresentare un’opportunità di lavoro oppure è meglio dedicarsi ad altro senza pensarci un secondo? 
 
Le discoteche nel 2021 sono delle vere e proprie aziende. Ogni locale, per avere successo, si occupa di marketing, organizzazione, gestione del personale, comunicazione, creazione di eventi… e in ognuno di questi settori ci sono molte diverse figure, ovvero profili professionali che rappresentano opportunità concrete. Anche la segreteria e l’accoglienza si sono molto evolute, nel tempo. Solo per fare un esempio, la mia azienda conta più di 45 persone. Non appena potremo tornare a lavorare normalmente, la discoteca sarà una concreta possibilità di crescita professionale, oggi più di ieri. Certo, come in tutti i settori, servono voglia e tanta passione. Anzi, visto che l’intrattenimento è un settore complicato, bisogna raddoppiare un po’ tutto: voglia, passione e competenza.
 
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Informazioni su Lovatelli Caetani

Giornalista, Luxury Consultant, Opinionista e Blogger, fonder di Studio Lovatelli, è una delle "firme" più autorevoli sui temi delle dimore d'epoca e patrimoni familiari storici. Si avvale del suo contributo professionale Assocastelli (associazione che rappresenta i più importanti gestori e proprietari di dimore storiche italiane impiegate anche per attività socio-culturali). Anticipa, o, talvolta, crea tendenze e le lancia sulle testate con le quali collabora. Modera presentazioni di libri. Collabora con tgcom 24, il settimanale Nuovo, Capital, Radio Number One, Giornale Radio, La 7 e altri media, si occupa di programmi sociali, come www.primadelclick.it- svolge attività di ufficio stampa. E' autrice SIAE per la musica e la tv. E' direttrice di Vanityclass, Invextra Magazine e Milanodabere. Un passato da modella, lavoro accantonato per dedicarsi allo sport e allo studio, dopo il diploma di Liceo Classico, quello di Copy Writer all’International College of Design, così come quello di Fitness Instructor conseguito all’Ospedale Sacco di Milano, si dedica alla sua passione, la scrittura e affronta ogni nuova sfida con serietà, iscrivendosi anche a corsi di dizione, di teatro e recitazione, al CTA di Milano-repertorio di Marguerite Yourcenar-per offrire sempre il massimo della professionalità, anche nella conduzione tv. Si Laurea In Scienze Politiche, Storia dei Trattati e Diritto Internazionale, con una Tesi dedicata alla Politica Estera Vaticana e al Libano come centro geopolitico internazionale. Ha collaborato con La Prealpina di Varese,La Notte, il Giornale, Panorama, Libero, Il Tempo, TgCom 24 le assegna un suo blog, For Men e Natural Style, Cronaca Qui. Collabora anche con riviste dedicate al fitness, alcune riviste le assegnano l'incarico di caporedattore di testate, collabora anche con molte radio, 101, Radio Lombardia, 105 Classics, M2O, Radio Rai Uno e Radio Rai Due, dove è iniziata la sua formazione radiofonica, con autori storici della Rai, come Lillo Perri e Mila Vajani. Per la televisione: Telelombardia, dove Daniele Vimercati le insegna a fare giornalismo tv a 360 gradi, Antenna 3, dove è stata autrice e conduttrice, Rai, con Corrado Tedeschi, Matchmusic, Play tv, Fun tv, Odeon, Vero tv, Discovery Channel, dove è stata selezionata come esperta di tendenze. Ha vinto il Premio Cortina Press e il Premio News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte e pubblicato un libro sullo stadio Giuseppe Meazza, un progetto dell’Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano, per il quale ha ideato la Prima Notte dello Sport, allestendo un ring in corso Como, con atleti e appassionati. Ha tenuto al Polimoda di Firenze alcune lezioni di trendsetting e collaborato con IULM per il Master in Comunicazione in Beauty e Wellness. Francesca nasce in una famiglia che annovera tra i suoi avi, Papi, Cardinali, una donna Accademica dei Lincei, la sua trisnonna, ma per lei le vicende delle famiglie aristocratiche sono interessanti dal punto di vista delle figure che hanno contribuito a livello di cultura, arte, in veste di benefattori, come fisiognomica dei volti e come tradizione, perché la vera nobiltà è quella dell'anima.

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