Dopo l’accensione delle luci natalizie e il concerto dell’orchestra sinfonica, lo storico dell’arte è intervenuto in Piazza Mazzini per la presentazione degli antichi Palazzi Virgo. Epilogo musicale con una straordinaria Jo Squillo, acclamata dalla folla in festa.
Un maestoso albero di Natale illuminato di rosso, sull’antica piazza del comune marchigiano. L’orchestra sinfonica ad allietare la folla in festa. Filottrano si tinge di mille colori, accogliendo calorosamente e con un lunghissimo applauso il Prof. Vittorio Sgarbi, tra i massimi esponenti dell’arte internazionale, giunto nel comune marchigiano per presentare gli edifici storici acquisiti dal Fondo Virgo proprio nella cittadina in provincia di Ancona. Palazzo Tofani, Palazzo Barattani, Torrino Galizia e Villa Gentiloni, questi gli stabili d’epoca rilevati dal gigante elvetico e sapientemente raccontati dal critico e storico dell’arte emiliano (foto di Giorgia Zamboni).
LE DICHIARAZIONI DI VITTORIO SGARBI
“Sono felice di essere venuto, questa sera a Filottrano. Ero già stato qui in alcune occasioni, quando ero sindaco a San Severino Marche, poi ci sono tornato per vedere alcune ville qui a Filottrano e nell’hinterland. Ho accolto l’invito del mio amico sarto Luca Paolorossi che mi ha invitato ad ammirare le luci natalizie. Stasera sarò in diretta su Rai 2 con Ilaria D’Amico, da Villa Gentiloni”.
A conclusione della presentazione artistica del Prof. Sgarbi, uno straordinario momento di intrattenimento musicale con la regina della musica italiana, Jo Squillo. Il pubblico in delirio ha accolto l’artista lombarda, intonando a squarciagola le sue hit più famose e chiedendo a gran voce il bis di Siamo Donne, uno dei suoi più grandi successi, in gara al Festival di Sanremo del 1991, in feat. con Sabrina Salerno.
LE DICHIARAZIONI DI JO SQUILLO
“E’ molto importante creare quel senso di comunità, in un momento in cui nelle comunità c’è paura, ci sono problemi economici e sociali. Quindi, oggi, il messaggio della musica è maggiormente d’impatto e vuole essere un messaggio di armonia, di empatia e di apertura verso tutto ciò che arriva e quel che arriva deve arrivare proprio grazie al duro lavoro che svolgiamo, ogni giorno, sul territorio. Una comunità deve stare bene, deve essere felice, deve aiutare chi non è felice e chi non sta bene”.