Il maestro gelataio cesenate ha stupito nuovamente la rassegna riminese con tre nuovi gusti innovativi all’insegna del green e della sostenibilità ambientale

Con il suo gelato al gusto di mare Adriatico, Roberto Leoni fu il caso “culinario” dell’estate 2019, ma anche l’anno successivo – sempre sotto i riflettori del Sigep – fece parlare di sé con il suo originale gusto alla Kombucha e la sua lectio magistralis sui prodotti fermentati.

“Gli studi sulle tematiche alimentari post-pandemia e dopo le difficoltà di approvvigionamento di materie prime generate dalla crisi Ucraina – spiega Leoni – hanno innescato nuove tendenze anche nel mondo del food sempre più alla ricerca di ‘sorgenti’ alternative.
Secondo le proiezioni degli osservatori internazionali, il mondo del cibo sta imboccando tre nuove direzioni: il Plant Based, ovvero una crescita esponenziale di consumi a base vegetale/vegana; il Glocalism, che significa maggiore sensibilità sulla corretta relazione tra prodotti locali e alimenti importati; ed il Regenerative Food, cioè un aumento dei consumi di cibo ottenuti da agricoltura rigenerativa per limitare emissioni di gas serra e l’utilizzo dei fertilizzanti”.

Proprio così. I gusti “botanici” saranno mantecati con acqua termale proveniente dalle più rinomate fonti sorgive romagnole. Durante lo show-cooking di domenica sono stati presentati in anteprima i tre gusti di gelato ispirati ai tre nuovi Food Trend del momento, ovvero il gelato al formaggio vegetale di mandorle con acqua di Fratta Terme (Plant Based), il gusto di avocado siciliano, fiori di acacia con acqua termale della fonte “Chiardovo” di Bagno di Romagna (Glocalism) ed il gelato alla nespola romagnola ai fiori di sambuco con acqua “Vittoria” di Riolo Terme (Regenerative Food): “Il Sigep è una vetrina mediatica importante – conclude Leoni – un contesto ideale per lanciare messaggi culturali di spessore, come ad esempio la difesa delle risorse ambientali.
