
L’ambito trofeo della Champions League ha completato una storica tripletta per il Manchester City. Questo è stato un momento di svolta per il club, ma l’impatto sulla moderna cultura calcistica si farà sentire ben oltre Manchester.
Nell’interesse di una completa divulgazione, devo dichiarare che sono un tifoso del Manchester United. O almeno lo ero. Fino al cambiamento culturale nel più grande club del calcio inglese dopo la partenza di Sir Alex Ferguson e il cattivo trattamento di Cristiano Ronaldo dopo il suo ritorno. Dato che il nord-ovest dell’Inghilterra e la città di Manchester in particolare è comunemente considerata il cuore del calcio inglese, mi sorprende ancora oggi notare che non ero nemmeno pienamente consapevole dell’esistenza del Manchester City fino a tempi relativamente recenti.

Sono certamente più difficili da perdere in questi giorni. Eppure il Manchester City Football Club – o Man City – è uno dei club più antichi del Regno Unito. Con una storia che risale a 143 anni fa, gli Sky Blues hanno stabilito un nuovo standard a Istanbul questo mese vincendo il loro primo “treble” di trofei, solo il secondo club inglese a farlo. E nel processo si sono assicurati la loro prima sismica vittoria in Champions League. Superando l’Arsenal e i rivali cittadini del Manchester United vincendo la Premier League e la FA Cup all’inizio della stagione, il gol al 68′ di Rodri contro l’Inter ha elevato il Manchester City tra i ranghi d’élite di appena altri sette club per ottenere il riconoscimento dal pioniere del Celtic triplo nel 1967. Da questo trofeo è ovviamente passato molto tempo. E tra le legioni di appassionati di calcio con cui ho parlato di persona e online sembra che tutti abbiano un’opinione diversa su come l’abbiano fatto. Continua a leggere→