Svuotare gli armadi, riorganizzare gli spazi, ordinare tutto, eliminare il superfluo; tutti abbiamo troppo, ci stanchiamo in fretta delle novità e abbiamo voglia di abiti e accessori diversi. I sacchi della roba usata finiscono nei bidoni gialli degli indumenti, o alla Caritas, o –orrore!-nel bidone dell’immondizia sotto casa.
In epoca di sharing economy, dove quasi tutto va condiviso, un trend è lo Swap Party, ovvero l’arte del baratto, scambio dei propri beni destinati, in caso contrario, a morte certa.
Chi ha fatto dello Swap un’arte è Serena Luglio, donna intraprendente che nella vita è il commerciale di una multinazionale americana, che, il 26 Novembre, all’Hotel NH Milano Touring di via Tarchetti 2, ha organizzato #Swappen Party d’Autunno, dalle ore 19,00.
“Lo swap é a tutti gli effetti il baratto. Ho iniziato a farli dal 2000 in casa o organizzati alla buona di sabato o domenica in qualche bar tra Varese e Milano (io sono di Varese) “-dice Serena, che si definisce una swappatrice seriale-“ad un certo punto in casa non si stava più soprattutto a Milano e quindi ho iniziato ad organizzare lo Swap in spazi più ampi”
Come nasce Swappen?
“Nel 2014 per un caso fortuito. Un grosso player dei super alcolici mi aveva contattato perchè interessato all’evento. La collaborazione non è mai partita, ma l’idea si. Dopo quasi due anni swappen è una realtà consolidata a Milano. Le partecipanti sono principalmente donne che adorano l’idea di scambiare vestiti ed accessori passando una serata divertente e molto sociale, facendo shopping a costo zero. Questa è l’idea, sharing economy e sostenibilità attraverso il riciclo”.
Per lo Swap di Serena i claim sono “Quello che non usi per quello che ti piace”, o “perché spendere quando c’è swappen” ” finché c’é swappen c’é speranza… Almeno per l’armadio” e anche “forget money”. In programma ci sono appuntamenti anche a dicembre e non solo a Milano, perché Swappen gira anche in altre città.
Come è strutturato?
“In 4 momenti, c’è un aperitivo allestimento, beviamo qualcosa e socializziamo mentre prepariamo il nostro banchetto, segue lo scambio con negoziazione libera. L’utente sceglie liberamente cosa scambierà, senza regole fisse. Una penna per un moncler, a noi va bene purché siano d’accordo le due parti per esempio. Poi fuori tutto, cioè quello che non si vuole portare a casa viene messo al centro e le persone possono prendere liberamente. Questo è il momento dei super affari. Quello che tu butteresti, vale oro per altri, infine, quello che avanza, viene raccolto e dato in beneficienza”
Ci sono regole?
“Sempre le stesse, si conferma la partecipazione a info@swappen.it-consumazione obbligatoria 10 euro-si porta tutto quello che si vuole scambiare purchè in buonissimo stato (per non dire ottimo) e poi per rispolverare anche una bella tradizione, stavolta sarà presente l’angolo luxury, tutti pezzi di elevato livello (non necessariamente firme), che verranno esposte in un corner separato.
Credo che lo swap sia qualcosa di estremamente innovativo proprio perché é qualcosa che facciamo da sempre. Scambiare, dare una seconda vita alle cose, divertendosi e conoscendo gente nuova é forse qualcosa che ci siamo solo dimenticati di saper fare.Adesso swappen é la piazza dello scambio tutta al femminile,; spero in un futuro molto vicino che diventi un fenomeno collettivo e trasversale perché tutto é scambiabile, dagli oggetti ai servizi”
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