Jackie Kennedy fuggiva dall’America per andare a Capri, Positano, Amalfi e Sorrento. La sua meta era la nostra Italia, la Costiera Amalfitana, che sa di casa, limoni e pesce fresco. Anche Settembre, che è alle porte, è un mese ideale per fare un salto in zona; io vi consiglio Maiori, dove anche Anna Magnani e Roberto Rossellini hanno girato le scene del famoso film “Paisà”, un ritratto della Seconda Guerra Mondiale vista dal cinema italiano e dal celebre regista. Sempre a Maiori, bisogna salire tanti scalini per arrivare alla chiesa di S.Maria a Mare, Patrona della città.
Prima di entrare, ai lati, si notano alcune foto tratte dal famoso film. La sabbia, qui, è più scura, di origine vulcanica e la spiaggia è la più lunga dell’intera costa d’Amalfi e il mare più vivace e subito più profondo rispetto alla costa Gaetana. Stando sulla spiaggia di Maiori, siamo di fronte a Ravello, città della musica, ma anche vicino a Paestum e a Pompei, da visitare per goderne la bellezza, come quella delle isolette che caratterizzano la costa campana, da visitare affittando barche e gommoni.
A 50 metri dalla spiaggia, ho scoperto il Reginna Palace, sul lungomare, dove l’hospitality è un concept di vita da ben tre generazioni e si respira ovunque, nell’ambiente, nei dettagli, nei proprietari, in tutto lo staff. Nell’ampio giardino, con vegetazione mediterranea ed esotica e coltivazioni di limoni succosi, ci si può rilassare nella piscina alimentata con acqua di mare e con vasca idromassaggio al centro e la sera ordinare gli ottimi piatti della tradizione locale, facendo tardi ascoltando la musica live. Come mi ha raccontato Tiziana, una delle proprietarie, negli anni passati era inconcepibile creare una piscina a pochi metri dal mare, un’idea del padre, rivoluzionaria e simbolo di grande lungimiranza e di qualità nel settore turistico, apprezzabilissima ancora oggi. Tra le altre scelte di soggiorno, si puo’ optare anche per il residence La Dolce Vita, o Tizi Apartments.
Il nome di Maiori, secondo lo storico locale Filippo Cerasuoli, sarebbe quello del corso d’acqua che attraversa la città stessa, “Rheginna”, derivante dal nome del re Etrusco che la fondò.
Solo successivamente, durante il dominio romano, per un problema toponomastico di confusione con una più piccola e vicina cittadina dallo stesso nome, a “Rheginna” venne aggiunto l’appellativo di “Major” da cui, passando per Maiuri, deriverà l’attuale denominazione della città. All’altra cittadina invece venne aggiunto l’appellativo di “Minor”, da cui deriverà l’attuale nome di Minori. Plinio vuole che la città di Maiori discenda dalla dea Maia, altri dicono che a Maiori i Greci avessero dedicato un tempio alla dea BoxsturaI o che Ercole fosse arrivato fino al Falerzio: pare che nell’agro dove odiernamente trova spazio la frazione maiorese di Erchie si ergesse un tempio dedicato all’eroe.. A Maiori, tra storia, cultura, ottimo pesce e atmosfera e gente unica, si può prenotare anche una visita guidata al Castello di S.Nicola de Thoro Plano, una escursione a contatto con la natura, con un panorama mozzafiato. Ci tornerò e la consiglio a tutti. Fa parte della bellezza del nostro Bel Paese, da tutelare e valorizzare!