#nonpossoparlare, il progetto che nasce da una donna per le donne in difficoltà

In epoca di coronavirus è nata una nuova applicazione digitale contro la violenza domestica, uno strumento di aiuto “silenzioso” “intelligente”, sicuro per tutte le donne che sono impossibilitate a denunciare al telefono i maltrattamenti che subiscono, vivendo con soggetti pericolosi e abusanti. L’idea è stata quella di SPX Lab e in primis di Rosella Scalone, un’altra delle donne eccezionali che mi capita di incontrare ne mio cammino personale e professionale. Con lei l’empatia è stata spontanea, subito ho fatto amicizia con questa donna eclettica, dalle idee innovative e da una generosità d’animo che è ormai merce rara.

Si chiama #NONPOSSOPARLARE il nuovo chatbot gratuito ideato in collaborazione con Dotvocal, i due centri antiviolenza Pandora di Genova, Insieme Senza Violenza di Imperia, la Cooperativa Agorà e specialisti di settore. Lo strumento digitale, sviluppato da questa straordinaria sinergia tra tecnologi e operatori del settore privato sociale, permette di ovviare all’isolamento che l’emergenza coronavirus impone, consentendo alle donne di poter chiedere e ricevere aiuto, senza la chiamata telefonica. Negli ultimi anni ci si è abituati ad interfacciarsi con “assistenti virtuali” su molti siti che spiegano, ad esempio, come interagire con un’azienda per l’acquisto di un prodotto o capire come funziona un servizio, chiamati chatbot.#NONPOSSOPARLARE èun chatbot speciale, utilizzabile con smartphone, tablet o computer, che risponde alle domande delle donne accedendo a un sito specializzato, simulando una conversazione con un assistente di un centro.

Come è nata l’idea di questo progetto?

“Dopo aver sentito alcune settimane fa l’allarme lanciato dall’OMS e dall’ONU sul rischio di violenze derivanti dall’isolamento a cui sono costrette le donne durante questa emergenza, mi sono chiesta se fossimo in grado di elaborare una soluzione digitale specifica”-dice Rosella Scalone-“mi sembrava inaccettabile non poter fare qualcosa. Ho pensato a una chatbot che potesse essere l’uovo di colombo: veloce, accessibile e discreta. così, ho iniziato a parlarne internamente e con alcuni specialisti del settore. nel giro di pochi giorni siamo riusciti a sviluppare un software che ha convinto anche loro!” 

La pandemia ha enfatizzato il problema?

“Assolutamente si. in questo periodo di emergenza, il regime di convivenza forzata scoraggia le donne a telefonare e a denunciare le violenze, quando oltre l’80 per cento dei femminicidi nel 2019 sono avvenuti entro le mura domestiche. Dal 2 marzo al 5 aprile sono state registrate 2867 richieste di aiuto con un aumento del 75% dovuto proprio al lockdown”.

Quali possono essere le soluzioni?

“Noi abbiamo proposto la nostra che sarà utile non solo durante al lockdown ma anche successivamente. #nonpossoparlare è nuova applicazione digitale contro la violenza domestica. strumento di aiuto “silenzioso”, “intelligente” e sicuro per donne che vivono con soggetti abusanti e quindi impossibilitati a denunciare telefonicamente i maltrattamenti subiti”.

Quali sono le differenze tra Italia e il resto del mondo, sia a livello di problematica, sia a livello di possibile soluzioni?

“L’allarme è stato laciato dall’OMS e dall’ONU, questo è un problema non solo italiano ma mondiale!”

In che modo suo’ essere di aiuto la tecnologia e il chatbot?

#nonpossoparlare consente di rispondere efficacemente a un numero illimitato di persone contemporaneamente, fornisce agli utenti supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non lasciando traccia sullo smartphone o il computer e restituisce importanti statistiche sul numero e comportamento delle donne che la utilizzano, nel pieno rispetto della privacy.   #nonpossoparlare non è uno strumento per denunciare ma di aiuto, semplice e che risponde in modo naturale opportunamente addestrato da un team di esperti”.

In che modo vi attiverete per portare avanti #savethewoman?

“save the woman è l’ app che sarà sarà distribuità gratuitamente a fine anno. un test anonimo , con dati e feedback analizzati da esperti criminologi e psicomentristi. un’app che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere i rischi di violenza e aiutare la vittima a prendere consapevolezza , così da prevenire abusi e violenza. nell’ambito del progetto savethewoman è nato il chatbot per rispondere all’emergenza del lockdown”.

Quali sono i prossimi passi?

“Il team sta già pianificando la seconda fase che si è aperta con un crowdfunding da mercoledì 22 aprile 2020, per prevedere anche la traduzione del chatbot in diverse lingue e renderlo accessibile a tutte le donne in difficoltà. migliaia di donne straniere infatti vivono nelle nostre città in una situazione di abituale isolamento, anche per via delle barriere linguistiche e culturali. il progetto vuole scavalcare questi ostacoli per poter arrivare anche a loro. Sul sito di savethewoman ci sarà un’area dedicata al nuovo progetto #nonpossoparlare e ai suoi sviluppi e al team che oggi sta collaborando attivamente. Questo progetto nasce da una forte collaborazione tra mondi diversi, portatori di competenze nei campi specifici  le diverse organizzazioni e le persone del team hanno voluto mettere a disposizione il loro know how affinché le donne in difficoltà non si sentano abbandonate.

Il progetto è operativo sui portali dei centri antiviolenza che hanno collaborato.

La fase pilota del progetto #NONPOSSOPARLARE è stata sviluppata da:

SPX Lab (Rosella Scalone, Massimiliano Margarone) con il contributo professionale di:

DotVocal (Paolo Carossino, Enrico Reboscio) per la parte tecnologica e di Mignanego Società Cooperativa Sociale Onlus- Centro Pandora (Paola Campi, Benedetta Carrosio), Agorà soc. coop. sociale (Simona Binello, Alessandra Grasso), Cooperativa Jobel – Insieme Senza Violenza di Imperia (Martina Gandolfo), Roberta Rota, Pedagogista Clinico, Laura Amoretti, Consigliera di Parità della Regione Liguria, Costanza Pireri, Assessore ai Servizi Sociali di Sanremo e Responsabile Centro Provinciale Antiviolenza Imperia.

 

 

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Informazioni su Lovatelli Caetani

Giornalista, Luxury Consultant, Opinionista e Blogger, fonder di Studio Lovatelli, è una delle "firme" più autorevoli sui temi delle dimore d'epoca e patrimoni familiari storici. Si avvale del suo contributo professionale Assocastelli (associazione che rappresenta i più importanti gestori e proprietari di dimore storiche italiane impiegate anche per attività socio-culturali). Anticipa, o, talvolta, crea tendenze e le lancia sulle testate con le quali collabora. Modera presentazioni di libri. Collabora con tgcom 24, il settimanale Nuovo, Capital, Radio Number One, Giornale Radio, La 7 e altri media, si occupa di programmi sociali, come www.primadelclick.it- svolge attività di ufficio stampa. E' autrice SIAE per la musica e la tv. E' direttrice di Vanityclass, Invextra Magazine e Milanodabere. Un passato da modella, lavoro accantonato per dedicarsi allo sport e allo studio, dopo il diploma di Liceo Classico, quello di Copy Writer all’International College of Design, così come quello di Fitness Instructor conseguito all’Ospedale Sacco di Milano, si dedica alla sua passione, la scrittura e affronta ogni nuova sfida con serietà, iscrivendosi anche a corsi di dizione, di teatro e recitazione, al CTA di Milano-repertorio di Marguerite Yourcenar-per offrire sempre il massimo della professionalità, anche nella conduzione tv. Si Laurea In Scienze Politiche, Storia dei Trattati e Diritto Internazionale, con una Tesi dedicata alla Politica Estera Vaticana e al Libano come centro geopolitico internazionale. Ha collaborato con La Prealpina di Varese,La Notte, il Giornale, Panorama, Libero, Il Tempo, TgCom 24 le assegna un suo blog, For Men e Natural Style, Cronaca Qui. Collabora anche con riviste dedicate al fitness, alcune riviste le assegnano l'incarico di caporedattore di testate, collabora anche con molte radio, 101, Radio Lombardia, 105 Classics, M2O, Radio Rai Uno e Radio Rai Due, dove è iniziata la sua formazione radiofonica, con autori storici della Rai, come Lillo Perri e Mila Vajani. Per la televisione: Telelombardia, dove Daniele Vimercati le insegna a fare giornalismo tv a 360 gradi, Antenna 3, dove è stata autrice e conduttrice, Rai, con Corrado Tedeschi, Matchmusic, Play tv, Fun tv, Odeon, Vero tv, Discovery Channel, dove è stata selezionata come esperta di tendenze. Ha vinto il Premio Cortina Press e il Premio News Cup destinato ai personaggi che si sono distinti per capacità di comunicazione, scrittura e arte e pubblicato un libro sullo stadio Giuseppe Meazza, un progetto dell’Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano, per il quale ha ideato la Prima Notte dello Sport, allestendo un ring in corso Como, con atleti e appassionati. Ha tenuto al Polimoda di Firenze alcune lezioni di trendsetting e collaborato con IULM per il Master in Comunicazione in Beauty e Wellness. Francesca nasce in una famiglia che annovera tra i suoi avi, Papi, Cardinali, una donna Accademica dei Lincei, la sua trisnonna, ma per lei le vicende delle famiglie aristocratiche sono interessanti dal punto di vista delle figure che hanno contribuito a livello di cultura, arte, in veste di benefattori, come fisiognomica dei volti e come tradizione, perché la vera nobiltà è quella dell'anima.

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